COMITATO FIERA S. LUIGI - ARCETO

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LA STORIA DELLA FIERA


Le notizie che ci sono pervenute di una fiera, che si teneva nella frazione di Arceto, risalgono ai primi anni del secolo XIX.  Il 31 agosto del 1803 la municipalità di Arceto scriveva al prefetto dipartimentale: “ Questa Municipalità desiderosa di mantenere ed aumentare il commercio per utile della sua popolazione e vantaggio ancora dei paesi limitrofi bramerebbe introdurre una fiera particolarmente di bestiame da farsi annualmente nei giorni 26, 27, e 28 del venturo mese di settembre tempo in cui non vi sono altre fiere circonvicine ed in stagione assai propizia per il loro paese. “

Sappiamo che , con sua lettera del 13 settembre, il ministro degli affari interni approvò l’istituzione di questa nuova fiera : “da tenersi  nella frazione di Arceto nei giorni 26, 27 e 28 settembre di ogni anno.”

Il 2 agosto del 1805 la stessa municipalità di Arceto si rivolse al prefetto chiedendo l’invio di : “….sessanta uomini della Guardia Nazionale da impiegare in circostanze della fiera che corre in detto comune nella festività del giorno 15 corrente.”.

Altre notizie sulla fiera di Arceto del 1803 non siamo riusciti a trovare;  nell’elenco delle fiere che si tengono nel Dipartimento del Crostolo del 1807, la fiera di Arceto non è menzionata.

L’attuale fiera di Arceto, detta di S.Luigi, si tenne la prima volta nella seconda domenica di luglio del 1873 (il Pagliani afferma nel ’75). Il consiglio comunale di Scandiano, nella seduta del 21 aprile 1872 ne discusse e approvò la istituzione.

Dopo alcuni mesi, l’8 settembre 1872, il prefetto di Reggio Emilia inviò al sindaco di Scandiano un suo dispaccio contenente il decreto con il quale “..si approvava l’istituzione dell’annua fiera nella frazione di Arceto a senso della delibera consigliare del 21 aprile 1872”.

Il 4 giugno del 1873 il sindaco di Scandiano dava ordine di trasmettere ai sindaci dei comuni limitrofi gli avvisi della nuova fiera: “che si terrà, per la prima volta, ad Arceto nella seconda domenica di luglio.”

A ventitrè anni dalla costituzione, il sindaco di Scandiano Francesco Barbieri, nella sua relazione sulle fiere e mercati del comune di Scandiano definiva la fiera di Arceto “importante”.

Nell’anno 1909 i commercianti di Arceto chiedono alle autorità locali di rinviare la fiera al giorno 25 dello stesso mese di luglio: “ …in quanto l’epoca in cui sarebbe accaduta la fiera coincide con il più intenso periodo di mietitura.”

Il consiglio comunale di Scandiano fa propria la richiesta e la trasmette, per l’approvazione, al prefetto.

Nel luglio del 1916 il sindaco di Scandiano, Venerio Zuccoli, nomina i membri della commissione responsabile della vigilanza e del buon andamento della fiera di Arceto. Risultano eletti: Rinaldi Roberto, presidente; Spallanzani Virginio, Messori Domenico, Iotti Carlo, Spallanzani Alberto , Mattioli Antonio  e Spallanzani Emilio, commissari.

Il giorno 8 del mese di luglio dello stesso anno il consiglio comunale di Scandiano, per valorizzare la fiera di Arceto, delibera di istituire un premio annuo di lire 200 da assegnare ai migliori soggetti dell’allevamento bovino presentati alla fiera.

La fiera di S.Luigi conobbe il suo momento migliore agli inizi del secolo XX e si affermò, sempre più, come fiera di esposizione di bestiame bovino.

Ottenere un riconoscimento alla fiera di Arceto era il più ambito traguardo cui potesse aspirare, a quei tempi, un nostro allevatore.

 

                                                            Da “Fiere e mercati del Comune di Scandiano”

                                                             Di  Roberto Gandini

 

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